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Voce di tenebra | 233 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Fatalità, 1895.djvu{{padleft:255|3|0]]
Pur tu combatterai, gagliarda figlia
Di lutto e di disdetta:
33Senza freno irrompente e senza briglia
La tua strofe sarà grido e saetta.
Andrai fra gl’irti aculei del dolore
36Inneggiando all’amore;
Andrai coi piè nel fango e l’occhio altero
Nella luce rapito,
39Le magnifiche larve del pensiero
Cercando per le vie dell’infinito:
Da una possa virile andrai sospinta,
42Più grande ancor se vinta.„
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Così mi parla la tenèbra — ascolta
L’anima mia pensosa.
45Son pianti e lampi ne la notte folta,
Tetri misteri ne la selva ombrosa:
Ma il respiro d’un Dio forte e sereno
48Sento aleggiarmi in seno.