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4 il posto dei vecchi

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Le solitarie,1917.djvu{{padleft:10|3|0]] racolo necessario: aveva tolto alla vita e all’osteria Gigi Fracchia detto Rossini, popolare nelle taverne di porta Ticinese per la sua splendida voce tenorile e per la burlesca e parolaia prodigalità, colla quale gettava nel fondo paonazzo dei bicchieri i suoi guadagni di vetturino pubblico e quelli di sua moglie, cucitrice di bianco.

La filosofia di Feliciana era dritta e logica: chi è inutile è dannoso, chi è dannoso deve morire. Suo marito era morto in tempo. Per due bimbi piccoli, è ben più provvida una madre vedova, ma attiva e sana, che non lo siano cento padri beoni. E basta, di uomini, nella sua vita. Quell’uno, in sette anni di malinconica esperienza coniugale, gliene aveva lasciata la nausea. Avrebbe tirato il carro da sola, fino a quando le fossero bastate le forze; e allora i ragazzi, cresciuti ed a posto, avrebbero pensato a lei.

Tuttavia, convinta a ragione che i guadagni d’una povera cucitrice di bianco son troppo incerti e saltuari perchè tre bocche possan fondare su di essi la certezza di vivere, Feliciana andò senza esitanze a raccomandarsi al cavaliere Agliardi — al quale da anni ed

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