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12 il posto dei vecchi

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Le solitarie,1917.djvu{{padleft:18|3|0]] nelli: e i malumori di Teresella, sempre furibonda contro il rincaro dei viveri e la pretensiosa grettezza delle clienti, le strozzavano il ritornello in gola. Povera donna!... Non poteva vincere, dentro di sè, la penosa impressione di essere, nella casa del suo primogenito, quasi una serva — certo una tollerata.

Ma Leonardo, dal grosso borgo dove aveva ottenuto un posto di maestro comunale, le scriveva: Pazienza, mammetta!... Presto verremo a prenderti!... Presto vivrai con noi!...

.... Noi. Anch’egli non era più solo. La solita commedia: matrimonio immaturo, capitombolo dell’ambizione nel sentimento: il giovine poeta pallido d’estri e di sogni, costretto a concorrere col diploma d’onore ad una scuoletta di campagna, pur di trovar da vivere: il “colpo di fulmine„ pei riccioli neri ed il fiorito linguaggio della collega maestrina: molti contrasti, molta retorica, una capanna ed il tuo cuore, i versi messi a dormire in un cassetto, l’uomo legato per la vita al bisogno quotidiano, con la catena da lui stesso ribadita al piede....

Ma Tittì compiva i quattordici mesi, Tittì cominciava a camminare sulle incerte gam-

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