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20 | il posto dei vecchi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Le solitarie,1917.djvu{{padleft:26|3|0]] zione fu nei familiari così pronto ed intenso, che parve dolore, e ne assunse le forme più rumorose e commosse. Giunse Leonardo con la moglie e la nidiata. Le due cognate vegliarono tutta una notte la morta, ubriacandosi di caffè; ma la morta non le vide, era già lontanissima.
Il funerale riuscì magnifico, tanto più ch’era di domenica: gran numero d’operai, camerati di Francesco, lo seguiva, con viso di circostanza, feltro nero e cravatta rossa.
E l’un d’essi tenne, al cimitero, dinanzi alla cassa, un discorso: un discorso eloquente, pieno di paroloni terminanti in a, che strappò molte lagrime, e per poco non fu applaudito da tutti i presenti.
E la cassa, così piccina, così leggera che un bimbo l’avrebbe potuta portare, fu calata nella fossa e ben ricoperta con la buona terra umida e fresca, che non rimprovera il loro sonno ai morti. E Feliciana trovò finalmente il posto ove solo possono riposare i vecchi poveri, quando i figli si son messi in cammino, il lavoro è compiuto e le forze non reggono più.