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300 | il denaro |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Le solitarie,1917.djvu{{padleft:306|3|0]] smo di singolarissima sensibilità che ella sapeva di possedere?...
Per il pane, per le scarpe, per un letto, per non morire. E intanto ella presentiva la stanchezza bruta, che si sarebbe interposta come una porta di ferro fra lei e la profonda verità dell’anima sua. Ella sarebbe passata così, senza comprendere chi fosse, e perchè fosse venuta al mondo. E quelle pagine che scriveva, febbrilmente, la notte, mentre gli spiriti del giardino entravan dal balcone aperto a tenerle compagnia, nessuno le avrebbe vedute.
E il sole avrebbe continuato a splendere e l’erba a spuntare e le stelle a fiorire nel cielo e i fiori a costellare le aiuole e l’infinita varietà degli attimi cosmici a svolgersi in bellezza nello spazio e nel tempo....
— Signor Mongilardi, — ella disse al capo contabile, dopo la distribuzione delle paghe agli operai, un sabato di luglio nel quale la canicola gravava sulle cose e sugli uomini come una cupola incandescente — signor Mongilardi, per carità, quanto denaro ha maneggiato quest’oggi!... E tutto quello che c’è ancor lì