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anima bianca | 81 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Le solitarie,1917.djvu{{padleft:87|3|0]]
Il bimbo dorme e sogna i rami d’oro,
gli alberi d’oro, le foreste d’oro....
Finalmente il delirio cessò, la donna si spense, tentando con le diafane dita il gesto di tener la penna; e morte la compose in perfetta serenità.
Mai funerale fu più bianco; ma sulla neve di gennaio, dura, gelala, scintillante di piccoli cristalli, la coltre virginea gettata sulla bara e i veli delle figlie di Maria mettevan macchie stranamente torbide. Portata a braccia, la bara fu deposta nella fossa, fra cadenzato litaniare di donne.
Vanni Conti, ch’era stato il prediletto e che piangeva vere lagrime nel piccolo ignaro cuore, gettò sulla cassa le prime manate di terra mista a neve. Poi fu un succedersi di palate brutali come insulti; e tutti si allontanarono, e Rosanna rimase in pace. Di notte cadde altra neve: il fresco tumulo spari sotto il bianco: tutto il cimitero divenne una grande, sola, anonima tomba fatta per l’estasi, cinta di silenzio.
Per qualche tempo, nelle case rustiche, nelle stalle pettegole e fumose, fu un parlot-