Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Roberto Sarfatti e i divini fanciulli | 139 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu{{padleft:145|3|0]] l’ignoto e pronta a tutti gli sbaragli, la carriera commerciale di marina.
Ben superati gli esami del primo anno di corso, — il buon padre, che legge, con gli occhi inquieti dell’amore, nell’animo del sedicenne il tenace proposito di ritentare con maggior successo la marziale avventura, ha un’idea di genio: risolve d’imbarcarlo su una nave diretta a Buenos Aires e Rio Janeiro, per un viaggio di circa quattro mesi, in qualità di «allievo capitano di mare».
Gioia piena. Tensione di tutte le forze del sogno verso acque terre bellezze pericoli lontani.
Una sera il giovinetto, atteso a Milano dai genitori per essere accompagnato allo scalo di Genova, giunge da Venezia senza aver prima avvertito dell’ora del suo arrivo. Bal-