< Pagina:Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
140 orazioni

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu{{padleft:146|3|0]] za improvviso nella casa paterna, dove son raccolti alcuni amici in dolce intimità intorno al padre e alla madre. Ma nemmeno il padre e la madre, folgorati dallo splendore dell’apparizione, quasi lo riconoscono.

Egli è così bello che non sembra persona mortale. Odora di mare, par materiato di alghe, di sole, di fosforo e di spazio, come una deità marina. Sotto l’abito blu porta una semplice maglia blu: e lo strano è che non pare nemmeno vestito, tanto la maglia e la stoffa si adattano al ritmo arioso de’ suoi movimenti. È tutto color di rame e di sole, capelli, volto, collo. È tutto voluttà di vivere, dall’iride cangiante degli occhi verde-onda all’elasticità dei garretti. È tutto salute e bellezza, dalla greca purità dei lineamenti alle perfette proporzioni

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.