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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu{{padleft:166|3|0]] boccheggiar nel sangue, e il suo volto è rimasto impassibile e il suo cuore di bronzo: così è la guerra.

Potrebbe dire e dire — e tace: — senza rimorso e senza orgoglio, perchè sa d’aver compiuto nulla più di quel che s’era prefisso come dovere, e che domani andrà a compiere il resto.

Riparte la sera del ventisei.

Nebbia asfissiante, oscurità di pozzo, senso di soffocazione: tutta la famiglia lo accompagna al treno di tradotta.

Ognuno cerca di mantenersi calmo; ma vi sono onde di presentimento che a un dato istante sommergono il cuore.

Ora e non più.

La piccola sorella è la sola che non riesca a frenare l’angoscia: s’aggrappa alle spalle del suo maggiore, piange,

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