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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu{{padleft:176|3|0]] della patria, per un dovere e un amore più vasto, per una umanità che dopo il supplizio spaventoso si risollevi purificata, ritrovando nella sua stessa povertà, nelle sue stesse piaghe le somiglianze fraterne!...
Morti per questo, Roberto Sarfatti e i divini Fanciulli.
S’inganna chi fra noi deplora che tanta bellezza e tanta forza non abbiano avuto il tempo di trasmettersi in un’altra generazione. — Queste e le future generazioni essi invece fecondano, con il loro seme leonino che non potè in vita dar vita a singola creatura.
La virilità creativa del loro atto di morte sarà inesauribile nello spazio e nel tempo.
Non un atomo di quella sostanza di giovinezza andrà perduto.