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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu{{padleft:20|3|0]] dell’anima nella pace campestre della fattoria di Yegor Mathewievich.
Suoi compagni, laggiù, sono Wianka, il pastore figliuolo di tutti, scoperto in terra, un’alba di Natale, fra le gambe sanguinose d’una vagabonda morta nel darlo alla luce, e allevato nella fattoria con il latte d’una capra; e il carrettiere Fedor, biondo colosso innocente, luminoso negli occhi, nei denti e nell’anima. Wianka è un selvaggio, Fedor un mistico. Entrambi sono analfabeti. Ella insegna loro a leggere; essi insegnano a lei come non si possa esser felici e buoni che al contatto della Terra Madre.
Ella ama le cose agresti, l’odore dei fieni, le belle mucche pezzate dagli occhi dolci, i contadini semplici come le mucche, il linguaggio del vento fra gli alberi, del silenzio nei