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Alessandrina Ravizza 17

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Così la prima Scuola Professionale italiana per le fanciulle povere meravigliosamente fiorì.

Ecco, in un anno terribile, Milano sconvolta da una di quelle crisi industriali che gettano a mare un’intera popolazione. Con la miseria, con la disoccupazione, la crudeltà d’un inverno polare. Ed ecco Alessandrina Ravizza balzar fuori con le Cucine Economiche, e con le Cucine per gli ammalati poveri. Fondo di cassa: venti franchi. Cuoca, sguattera, aiutante, consigliera e socia: una rude popolana di Porta Garibaldi. Casa in cui le Cucine s’installarono: un bugigattolo di via Anfiteatro, covo di lôcch, rifugio di pregiudicati e di male femmine. Ma Alessandrina Ravizza non aveva paura dei lôcch, nè delle male femmine, nè dei budelli

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