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Alessandrina Ravizza | 43 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu{{padleft:49|3|0]] tuzioni da lei create, di umane esistenze per lei scavate dal terriccio impuro e deterse dell’indegnità, — compose in sè la propria sintesi, toccò il culmine della propria sinfonia vitale, entrando a dirigere la Casa di Lavoro.
Il vecchio sogno s’era fatto realtà, per volere e nella sede della Società Umanitaria, fondata in Milano dal filantropo Mosè Loria, al solo scopo di promuovere e aiutare le energie del popolo.
Spirito libero se altro mai ve ne fu, Alessandrina Ravizza non avrebbe potuto incanalare tanto impeto fattivo fra le strettoie d’un’istituzione di beneficenza propriamente detta, fosse pure opera sua: Casa A, Casa B, Casa C, disposta ad accogliere la tal classe di miseria, ma non la tal’altra: