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Luigi Majno | 71 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu{{padleft:77|3|0]] tiere, ove giornalmente si rinnova il miracolo degli eroi.
Luigi Majno, cittadino del mondo per natura e per fede, tale miracolo non vide, ma lo invocò. Interventista della prima ora come Alessandrina Ravizza, non pensò neppure per un momento che la patria potesse rimanere spettatrice indifferente dell’aggressione germanica. Egli, che sempre era stato irriducibile avversario del militarismo e della guerra. Che aveva vissuto la più candida delle esistenze nella religione dell’Internazionale. Che come Socrate era sereno, e, come Dostojewski, come Tolstoï, non per sè vivo ma per l’umanità.
Ma già il Belgio era stato tradito, invasi i primi dipartimenti della Francia: già la rossa Walkiria impazzita