Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
84 | orazioni |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu{{padleft:90|3|0]] esso, ad un codice sapientemente ma esclusivamente composto da un uomo per gli uomini, si contrappone il moderno principio di difesa e di elevazione della donna, considerata come libero, fattivo, responsabile elemento civile e sociale.
Penalista d’indiscussa autorità, le sue arringhe nei tribunali furono modelli di abilità professionale, di chiarezza e rapidità oratoria.
Mai accettò di difendere una causa, se della bontà e necessità di essa non fosse convinto.
Nell’esercizio del suo ufficio di patrono, sempre si rivelò, per la profonda sincerità del metodo, discendente diretto del ceppo lombardo di Cesare Beccaria e di Pietro Verri.
Fissava la questione sulla tavola anatomica, la sviscerava, ne faceva