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Passa l'Iddia terribile,
l'Iddia vermiglia de le barricate,
Che, inerme ed indomabile,
Per vie ruggenti e piazze disselciate,
Al lampo degli incendii,
Ebbra di sangue e polve e fumo e schianti,
d'un avvilito popolo
Fece ad un tratto un popol di giganti;
E il quinto giorno un magico
Grido innalzò di gioia e di vittoria:
- Qui comincia l'Italia!...
E un' ampia le rispose eco di gloria!
....Silenzio. — I morti sognano:
Ne le bare che passan lentamente
Un riso erra, dolcissimo,
E culla e bacia quelle forme spente.
A l'aulente suo crin tesse ghirlande:
Per Essi da' suoi fertili
Giardini al mondo arride, onusta e grande:
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