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Non forse in lui la fonte d'energia
Zampilla, prepotente,
Che riviver farà questa languente
Êra, gialla di vizio e d'anemia?..


Oh, dolce, dolce esser la sua diletta...
Attenderlo, la sera,
Presso il desco frugal, con la sincera
Ansia gentile di chi amando aspetta:


Dolce coglier da lui, siccome il giglio
Bianco da l'ape d'oro,
Il bacio di chi sa lotta e lavoro;
Esser tutto il suo bene, e dargli un figlio:


E in questo figlio bello ed innocente
Che la virtù paterna
Possegga, un voto, una speranza eterna
Riporre, e i gaudii de l'età cadente:


E sognare per lui continüata
Ne i secoli venturi
La razza degli indòmiti, dei puri,
A luminosi dì predestinata

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