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Passa pel chiuso salotto
il brivido cupo dell'ombra:
i tasti animati singhiozzano
sotto le dita tue bianche, o Nice
e tu sei vestita di bianco
come un fantasma. — Suona. —


*





O Pallida, o Pallida, io so che ben presto morrai:
che quando la tosse t' affanna
ritiri dal labbro la tela macchiata di rosa
Tu non mi parli, suoni:
non vedo il tuo volto, non vedo
gli occhi sognanti ove langue un desìo di carezze
ove par che una lagrima tremi

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