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SCENA IX.

PROTOMACO e NICARETE.

Nicarete.

(resta in piedi rimirandosi con civetteria in uno specchietto a mano e aggiustandosi la collana. Protomaco, uscito Tucrito, corre a lei con voce soffocata, supplichevole)

Protomaco.

E ti sembra che io voglia durare a questo supplizio?

Nicarete.

(aria ingenua)

Di che?

Protomaco.

(supplichevole, ansio, con voce rotta)

No... no... non parlarmi così... Io ti ho letto nell’anima. Tu non sei quel che ora ti mostravi con lui. Tucrito mi ha detto... mi ha detto tutto... Perdonami, Neera, perdonami!!...

Nicarete.

(con indifferenza)

Ma io ti ho già perdonato... Non te l’ho detto?

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