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— Ecco il povero Xaïloun a cui lo sfarzo degli abiti del kardouon aveva abbagliato gli occhi perchè la sua intelligenza non poteva per salir fino a voi, squarciare le tenebre che ravviluppavano come le fasce d’un bambino in culla, e adorare in questo magnifico manto, la mano onnipossente, che abbellisce a suo piacere le più abbiette delle sue creature.
— Ecco il fachiro Abhoc, che si è fidato della timidezza naturale del kardouon e dell’imbecillità di Xaïloun per essere solo possessore del tesoro e diventar ricco per la vecchiaia.
Ecco il dottore Abhac, che ha fatti i suoi conti sulla lite, che al loro svegliarsi sarebbe nata nella divisione di queste ingannatrici vanità della fortuna per farsi mediatore fra i pretendenti e attribuirsi doppia parte.
— Ecco il Re delle Sabbie, che era venuto per l’ultimo ruminando idee fatali e propositi di morte, come costumano questi uomini deplorevoli che la vostra grazia sovrana abbandona alle passioni della terra, e che si prometteva forse di sgozzare i primi venuti durante la notte come posso giudicare dalla violenza disperata colla quale la sua mano stringe il kangiar.
— E tutti e cinque si sono addormentati per sempre sotto l’ombra avvelenata dell’upas, i funesti semi del quale un soffio della vostra collera ha qui gettato dal fondo delle foreste di Giava. Ciò detto Lokman si prosternò, e adorò Dio.
Rialzatosi Lokman passò la mano nella sua barba e continuò:
— Il rispetto dovuto ai morti ci proibisce di lasciare le loro spoglie in preda alle bestie del deserto. Il vivo giudica il vivo, ma il morto appartiene a Dio. E staccò dalla cintura di Xaïloun la ronca del boscaiolo per iscavare tre fosse.
Nella prima mise il fachiro Abhoc.
— Nella seconda il dottor Abhac.
Nella terza fossa seppellì il Re delle Sabbie.
Quanto a te Xaïloun, continuò Lokman, io ti trasporterò lungi dall’influenza mortale dell’albero velenoso, perchè i tuoi amici; se te ne restano sulla terra dopo la morte del kardouon, possano venire a piangerti senza pericolo nel luogo ove tu riposerai; e lo farò anche, fratel mio, perchè tu hai steso il tuo mantello sul kardouon addormentato, per preservarlo dal freddo.
In seguito Lokman trasportò Xaïloun molto lontano di là, e gli scavò una fossa in un piccolo burrone fiorito che le sorgenti del deserto bagnavano sovente senza mai innondarlo e sotto ad alberi, le cui fronde ondeggianti al vento, spandevano attorno frescura e profumi. E quando