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e il buffon Mena, da ’l tuo forte schiaffo
segnato il viso, le tue laudi canta,
ma co ’l pugnale di ferirti cerca
16dietro le spalle.
Oscenamente dondolando l’anca
Bavio spadone d’assalir si vanta
l’arte tua bella e di tenerla sotto
20ferma, domata;
e Lesbia, usata a glubere i nepoti
flosci di Remo sotto gli angiporti,
getta il tuo libro e con la lingua infame
24turpe lo dice.
Ecco i nemici, e tra di lor gli onesti,
canuti o pigri, che scordar non sanno
gli antichi santi, cari a la lontana
28lor giovinezza.
Ecco il nemico. Destati. Le chiavi,
le chiavi d’oro stan ne ’l suo vessillo.
Ecco, ne gl’inni lacrimosi invoca
32papa Leone.
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