< Pagina:Novelle (Vettori).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

novella quarta 21

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novelle (Vettori).djvu{{padleft:25|3|0]]fermatosi gli disse: frate, non fare rumore, e sii contento non manifestare la confessione, che sai in quanta pena s’incorre: io mi son confessato da te, e detto che avevo furato e furavo, e tu non puoi in modo alcuno ridirlo. Il povero frate considerando che ser Ciabattella diceva il vero, raffrenò la voce, ed esso con i coltelli se gli levò davanti.




    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.