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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novelle lombarde.djvu{{padleft:112|3|0]]
Linda ancora premevasi al petto
Del suo fido... oh che abbracci funesti!
135Questo è il gaudio nuzial, questo è il letto
Delle nozze gli evviva son questi?
Solo a tocchi la squilla risuona
138Come il cor di morente persona.
C’è nessun fra di voi che sia padre?
C’è nessun che ha perduto il suo caro?
141Il lor padre, la povera madre
Deh pensate qual doglia provaro!
I garzon, le piangenti donzelle
144Li fiorir di viole e mortelle;
E il suffragio per essi offerendo,
Ne composer in uno le salme.
147La sant’acqua i leviti aspergendo,
Luce eterna pregarono all’alme:
Quella croce ed un carme pietoso
150Mostra il suol del congiunto riposo.
Lungo tempo ogni padre, alla sera,
Quando in mezzo de’ figli adunati
153Ripetea l’uniforme preghiera,
Disse un Pater pei fidi annegati:
Chi vogando la croce rimira
156Prega requie in silenzio e sospira.
L’aura udite che intorno le freme?
A lambirla vedete quel fuoco?
159Son gli amanti che vagano insieme
Ogni notte al tristissimo loco:
Ed alcun nel più buio talvolta
162Il lugubre lor gemere ascolta.