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ALLA MELANCONIA

Melanconia, dell’anima
  Nube soave e cara,
  Onde a soffrir s’impara
  4Dei casi all’alternar,
  Me del tuo latte al pascolo
  Traendo ancor fanciullo,
  Dall’ilare trastullo
  8Volgevi al meditar.
Di tortorella il gemito,
  L’aura che bacia il rio,
  Il suon d’un mesto addio
  12Pareanmi il tuo sospir.
  Fiori spargeva e lagrime
  Degli avi miei sull’urna?
  Col vol d’aura notturna
  16Io ti sentia venir.
Dove quell’ermo vertice
  Lungi dal mondo tace,
  Chiesi, al tuo piè seguace,
  20Pensieri e libertà:
  O dove il muschio e l’edera
  Sul mio castello erranti,
  L’ire, le laudi, i pianti
  24Copron d’un’altra età.
Spinto a lottar nel pelago,
  Soffrii, compiansi, amai;
  Ma de’ tuoi miti rai
  28Sempre ebbi vago il cor:
  Te dall’urbano turbine
  Cercai, te in cupa stanza,
  Fra sogni di speranza,
  32Nell’ansia del terror.

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