< Pagina:Novelle lombarde.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novelle lombarde.djvu{{padleft:178|3|0]]
NOTA.
La gioja della liberazione dal carcere fu dall’autore espressa in questo
Quante volte lo sognai
Questo giorno avventurato,
Poi svegliato disperai
4Che dovesse più brillar!
Vi saluto o conscie stanze
Di domestici contenti,
D’incolpabili speranze,
8Di tranquillo meditar.
Questa notte, nel mio letto,
Rotti i sogni non mi fiéno
Dal fracasso, dall’aspetto
12D’esplorante carcerier:
Nè sull’alba in suono atroce
Chiavi e sbarre ripercosse,
Ma de’ miei la cara voce
16Desterammi a bei pensier.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.