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LA SETAJOLA


O virtuoso popolo, o santo,
  Che, dal diurno lavoro affranto,
  Mentre il briaco ozio profonde
  In gioje immonde
Il caro prezzo del tuo sudore,
  Stai modulando preci d’amore;
  O genoroso popolo, o pio,
  È teco Iddio.
Oh, i tuoi dolori ti sien contati
  Quanto dal ricco sono ignorati;
  E tu perdona del ricco al volto
  Il riso stolto.


C. Destefani



Tra le rusticali faccende nessuna riesce così gioconda a vedere come quella del filare la seta. È una sollecitudine regolata, un vivacissimo movimento, una pulita attenzione; una fatica non sordida, e rallegrata dall’idea di un felice guadagno e del sostentamento che ne ricavano tante e tante famiglie e interi paesi; talchè rimane gradevolmente commossa l’anima di chiunque sia punto avvezzo a meditare su ciò che lo circonda, a compiacersi del buono, ancor più che del bello.

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