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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novelle lombarde.djvu{{padleft:321|3|0]]Il medico? non serve .... Non è male che il medico guarisce», e sospirava, e le lanciava un’occhiata ove all’affetto mescevasi a qualcosa di feroce, di disperato.

— Ebbene, va e ti corica», seguitava il padre; «e domani, oh quante cose a dirti, quante a udirne! Tu mi racconterai le avventure di questi due anni. Te ne saranno pure successe eh? Avrai così veduto delle novità! Ah, l’Italia! è pur bella, pur deliziosa a vedersi! E tu l’hai trascorsa tutta tutta. Sei arrivato mai anche in Sicilia?

— Sì, caro padre, sì, anche in Sicilia.

— E il mare? che cosa stupenda deve essere il mare! Quella interminata pianura di acqua, come palpitanti, e d’un colore così tra l’azzurro e il verde...

— Padre, padre», l’interrompeva il giovane con voce simile al grido d’un atterrito. «A domani queste cose».

— Sì, bene, a domani. E allora ti condurrò a mostrarti le opere che ho terminate nelle nostre campagne. Ho ridotto un bellissimo novale: spianai una vasta prateria: da un lato un eterno filare di pioppi, dall’altra i salici che ombreggiano il più ricco corso d’acqua che si veda a molte miglia qui presso...

— O padre! Addio, addio!» saltava su il giovane; e stringendogli ancora con violenza la mano, a furia spingevasi su per la scala, imboccava l’andito verso la camera sua.... Ma prima che vi giungesse, ecco una gentil voce sommessa: — Giulio! Giulio!»

Si rivolge; è la cugina, che lesta come un cavriuolo corre verso di lui, nè più rattenuta nell’effu-

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