< Pagina:Novellette e racconti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

novella liv. 93

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novellette e racconti.djvu{{padleft:103|3|0]]andato qua, chi là, e avevano lasciato solo il padrone. Che farò? dicea fra sè il padrone: se io ripongo le monete ne’ sacchi, io do loro il sospetto di stimarli ladroni, e chi sa qual risoluzione prendono queste bestie; se io vo e lascio qui i danari, alla mia venuta appena ritroverò la tavola. Fra tali pensieri dando fra sè l’ultimo addio in suo cuore alle monete, si leva su, immagini ognuno con qual triemito di ginocchia, e va egli medesimo pel vino. Pensa s’egli facea fretta allo spillo della botte perchè gittasse, e se si sbrigò presto a ritornare indietro con fiasco, bicchieri e tovagliuolini. Giunto in sala, gira l’occhio alle monete, e vedendole condizionate come prima, gli si allargò il cuore una spanna e cominciò a versare il vino con un’allegrezza che parea tra fratelli. Poichè i tre compagni ebbero bevuto, disse il vecchio: Abbiamo qui fuori della porta alcuni compagni, i quali, se vi degnate, verranno anch’essi volentieri a ricevere le grazie vostre. Fossero essi mille, disse il padrone, io stesso anderò ad invitarli; e fattosi all’uscio, vede altri tre, anch’essi con le medesime arme, e di là pochi passi altri tre, e tre ancora dopo di loro. Con tutto che fosse alquanto rassicurato, pure non sapendo a qual fine dovesse riuscire la cosa, non potea affatto confortarsi. Intanto erano già tutti nella sala entrati, ed egli offeriva loro carni, capponi e ogni cosa per una colezione; ma essi null’altro vollero, fuorchè pane, cacio e vino: sicchè più volte convenne a lui partirsi per fare tali provvedimenti, e sempre con suo grandissimo stupore ritrovava le monete quali poste le avea. Finalmente la brigata con molte cerimonie prese licenza, esibendosi di pagare quanto avea mangiato e bevuto; ma non volendolo egli, e non arrischiandosi a chiedere che andassero facendo a quell’ora, risposegli il vecchio, che cercavano di uccidere que’ birri i quali pochi giorni prima aveano due de' suoi figliuoli nel caso di Villaverla ammazzati. Così detto, si partirono di là; ed egli con lagrime di tenerezza negli occhi, e con una fretta che non vide mai la

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.