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156 | novella lxxix. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novellette e racconti.djvu{{padleft:166|3|0]]partita, mi pare che questa casa siasi impicciolita. Egli è vero, rispose Jacopo, e così pare anche a me; ma pure ell’è quella di prima; ma il cielo m’ha fatto tanta grazia, che ad ogni modo usciremo di questa spelonca. Così dicendo, entrarono, e parea loro di affogarvi dentro. Una buona parte della sera la consumarono a noverare zecchini, lagnandosi di non avere altro che un lumicino da olio; e finalmente gli riposero in un cerio cassonaccio, dove erano insieme zucche piene di sementi di rape e di cavoli, capecchio, lino e altre bazzecole; e fatto luogo ai danari perchè vi stessero agiatamente, chiusero il coperchio a chiave, provando da due volte in su s’ella avea data la volta bene, e tentando con mano esso coperchio s’era suggellato e se si crollava punto. Lasciarono per quella notte il lumicino acceso, temendo le ladroncellerie del mondo; e tra il ragionare e il pensare a’ quattrini, non chiusero mai occhi. Passò forse una settimana, che sempre stettero fra tali pensieri, bisbigliando sempre insieme e consigliandosi di quello che avessero a fare; ma pur finalmente assuefacendosi un poco alla veduta dell’oro, e avendo fatte assicurare le serrature della cassa e della casa da un fabbro, deliberarono di togliere alquanti zecchini in tasca, e di andare alla città per comperare, Jacopo da farsi una gabbanella, e la Sandra una gammurra, e uscire un tratto del vecchio. E così fecero. Chiuso prima ogni finestrino, turata ogni fessurella, ne andarono alla città, dove non sì tosto furono giunti, che s’invogliarono di tutto quel che vedevano, e comperavano qua una bagattelluzza, colà un’altra, oltre alla gabbanella e alla gammurra della Sandra, la quale non si sapea stabilire a’ colori, e pose sossopra una bottega fino a tanto che la trovò un colore di rosa, e si provvide di certe frange di seta gialle, come se l’avesse avuto a guernire una gualdrappa. Così andando, invogliandosi e comperando, passarono per caso davanti alla bottega di un rivenditore di robe vecchie, il quale, oltre a parecchie masserizie, avea molti quadri da