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novella lxxxiv. | 187 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novellette e racconti.djvu{{padleft:197|3|0]]limosina a benefizio di alcune buone persone che avessero con esso migliorato lo stato loro. Piacque ai vecchi il consiglio; ma non volendo nè l’uno nè l’altro disporre del trovato tesoro, vollero che l’avvocato lo ricevesse, per distribuirnelo a sua volontà a cui più gli fosse piaciuto; e così detto, stabilirono di andare per l’urna e di arrecarnela a lui. L’avvocato fra tanto, rimaso quivi solo, incominciò con la immaginativa a vedere tanti bei danari che gli doveano fra poco venire alle mani, e parea che non sapesse spiccar il pensiero da quelli. Anzi quanto più si sforzava di ritrovar persona a cui gli dovesse distribuire, sempre più parea che a dispetto suo gli suggerisse la mente lui medesimo, e dicea tra sè: Perchè sarò io così pazzo che voglia perdere cotanta ventura che mi è venuta alle mani? Vorrò io dunque spontaneamente spogliarmi di un bene che l’uno e l’altro di cotesti miei clienti non vogliono, ai quali apparterrebbe di ragione se lo volessero? Dappoich’essi lo lasciano e lo mettono nelle mie mani perchè io a volontà mia ne disponga, perchè non ne disporrò io a mio favore, facendone una limosina a me, per arricchire un tratto senza fatica, e vivere il restante de’ giorni miei con maggior agio di quello che io abbia fatto fino al presente? Se alcuno lo avesse a sapere, potrei forse averne timore: ma chi lo saprà? Egli si vede che nè Taddeo nè Gregorio si curano punto del trovato tesoro, ed hanno posta in me tutta la fede loro. Adunque io posso facilmente dare ad intendere all’uno e all’altro di aver fatto quello ch’è paruto il meglio alla coscienza mia, e tenerlomi senza sospetto veruno. Così detto fra sè, e stato alquanto in questa tentazione, parve che tutto ad un tratto gli scorresse il ghiaccio per le vene, e disse in suo cuore: Vedi bello ed illibato galantuomo, vissuto fino a qui come un ermellino purissimo perchè non si è aperta mai la occasione di truffare! È egli possibile che dopo di aver fuggito per tutto il corso della mia vita di macchiarmi con aziona veruna che giusta non fosse, io mi sia così dato