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NOVELLE ORIENTALI


I.

Avventure della figliuola di un Visir.


Il reame di Kachemire era un tempo governato da un principe chiamato Aladino, il quale avea una figliuola che senza contraddizione veruna sarebbe stata la più perfetta bellezza dell’Oriente, se questa vittoria dalla figliuola di un Visir non le fosse stata contrastata. In tutto l’Oriente non si ragionava di altro, che delle attrattive di queste due principesse. Molti re, affidati alla fama che ne correa, si erano lasciati accendere di amore per loro, e già pensavano a richiederle in maritaggio. Difficilmente si potea stabilire qual delle due fosse la più compiuta; ma, o fosse prevenzione, o che la figliuola del Visir, meno superba e più umana della sua rivale, avesse presi gli animi della moltitudine, tutt’i partiti ed i voti erano a suo favore.

La figliuola del re, nel vedersi preferita Ghulnaz (che tal era il nome della figliuola del Visir), cadde in una malinconia e languidezza di morte. Il padre atterrito chiamò i medici a sè, i quali lo accertarono che il male della principessa derivava da qualche segreto dispiacere.

Il re fece strette instanze alla figliuola perchè gli manifestasse il cuor suo; e a fine che ella a ciò far s’inducesse, le si obbligò con solenne giuramento di acconsentire a qualunque domanda gli facesse, quando anche gliene fosse costata la metà del regno. La figliuola di Aladino non solo non avea cuore di scoprire a lui la sua vilissima invidia, ma avrebbe voluto celarla a sè stessa; pure, tocca da’ contrassegni di tenerezza che le dava il padre, e dal profondo

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