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20 NOVELLA XII.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novellette e racconti.djvu{{padleft:30|3|0]]varamente beati, in cui largamente erano gl’ingegni vostri pari largamente ricompensati! Egli non si dirà però ch’io non faccia quanto posso per voi, e forse non andrà molto lungo tempo ch’io farò ad alcuno di voi scambiar condizione. In tal guisa col mele della speranza pascea or l’uno or l’altro de’ buoni uomini, i quali a lui caldamente si raccomandavano, parendo già ad ognuno di avere in mano la fortuna e di essere piantato in sul candelliere, spargendo raggi pel mondo. Il valente uomo avendo in tal forma disposti gli animi degli amici suoi, i quali credeano più a lui che a sè medesimi, a poco a poco incominciò a chiamargli or l’uno or l’altro in disparte, e a spiegare lettere; e all’uno dicea in secreto, sè avere commissione di eleggere un maestro di storia a due giovanetti principi, e ad un altro di provvedere un segretario di lettere domestiche di un C... e fino gli veniva raccomandato da una corte un predicatore; sicchè, studiate le varie teste degli amici suoi, secondo la loro intenzione e inclinazione o piuttosto vanità che aveano, tutti in breve tempo gli allogò a mente in corti di principi e di gran signori in varie parti del mondo, raccomandando a ciascheduno caldamente che nulla di ciò palesasse a’ compagni; sicchè ognuno si teneva pel più amato e beneficato da lui. Eglino tutti lieti di tanta fortuna, lo chiamavano padre e benefattore, e gli baciavano di tempo in tempo le mani, e parte s’informavano de’ varj costumi di que’ luoghi a’ quali doveano andare; ed egli, come se Socrate o Seneca fosse stato, molte belle massime di prudenza or a questo or a quello insegnava, e mille accorgimenti per guidarsi con cervello ed essere cari al paese a cui tra poco doveano andare. E già avvicinavasi il tempo della partenza, quando a ciascheduno di loro incominciò a dire che soprattutto non portasse seco danari, nè robe; ma che venduto ogni cosa e fatto quattrini, quelli arrecasse ad un banchiere, e avutane quindi una lettera di cambio al paese a cui andar dovea, di ogni altro impaccio si sbrigasse, per viag-

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