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NOVELLA XXI. | 37 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novellette e racconti.djvu{{padleft:47|3|0]]Un certo sfaccendato quando si avea a far del bene, e vigilantissimo nelle male opere quanto potea, fu posto in prigione, e quivi piangea amaramente la sua vita passata. Volle la sua buona ventura che il custode delle carceri avea moglie, e che a lei spesso dava le chiavi della prigione, non so se perch’ella fosse inclinata a consolare caritativamente e con le buone parole quegl’infelici, o perch’egli alle volte dividesse le sue fatiche e i pensieri con la sua compagna. Ma comunque si fosse, la buona femmina ebbe più volte opportunità di parlare al novello prigione e di confortarlo con le riflessioni; ed egli, all’incontro, mostrandosi grato alla sua affettuosa bontà, incominciò a ragionarle di amore, e non la trovò senza orecchi. Ma perchè i ragionamenti non erano la sostanza che volea l’incarcerato, il quale cercava la sua libertà, incominciò fra le altre cose a proporre alla buona femmina, che se a lei dava l'animo di farlo uscire da quelle mura, egli le avrebbe fatto fare una vita da reina; e colorendo mille castelli in aria, le promettea che, volendo ella andarsene seco altrove, dove avea molti beni e facoltà, l’avrebbe fatta contenta. Oltre di che ell’avrebbe fatto un atto molto meritorio a sciogliere un infelice; ma ch’egli però più volentieri si stava nella sua carcere vicino a lei, che fuori di là da lei lontano; e che s’ella non pensasse di andarsene seco, egli intendea di muffare e marcire. La buona femmina, tocca dall’amore che gli facea parere pietà e coscienza quello ch’era tutt’altro, consentì alla sua liberazione; e côlto il tempo che il marito era fuori, fatto un certo fardello delle cose sue, per poter fare un viaggio fino alla cuccagna promessagli dal prigione, andò con le chiavi all’uscio, l’aperse, e, datogli il fardello, si mise in via con esso. Il valent’uomo, uscito appena della città, si volse a lei con atto di gentilezza, e, trattosi di capo il cappello, la ringraziò della beneficenza ch’essa usata gli avea, e disse che se ne sarebbe ricordato per tutto il corso della sua vita. E mentre ch’ella, credendo ciò un