Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
60 | NOVELLA XXXIV. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Novellette e racconti.djvu{{padleft:70|3|0]]vivaci, sono come pesci fuori dell’acqua. Poco tempo è che venne in Venezia uno, e non dirò di qual paese, il quale udendo a gridare qua e colà per le vie le polizze del lotto, senza sapere che fossero, sentendo a dire cento ducati per quattro soldi, cento ducati per quattro soldi, pose mano a’ quattro soldi e comperò la polizza. Il temperamento suo è tale, ch’egli si vergogna di chiedere informazione di cosa veruna apertamente, e crederebbe che fosse peccato il mostrar di non saper tutto. Postasi dunque in una segreta saccoccia la polizza, se ne andò ad una bottega di caffè, dove sedevano alcune persone in cerchio, che per avventura ragionavano di lotto, poichè dovea cavarsi la mattina vegnente; onde a poco a poco, stando in ascolto, intese così in digrosso quello che sia il cavare de’ numeri e il nome de’ terni e degli ambi; ma poco altro potè comprendere, fuorchè, oltre a ciò, a un dipresso l’ora in cui si dovea fare l’estrazione. Eccolo dunque la mattina alla piazza fra la calca degli strologhi, degl’indovini e degl’interpreti de’ sogni, i quali tutti si credono di avere indovinato, e in fine si maravigliano che la cosa riesca il contrario della loro espettazione, e danno la colpa a tutt’altro, che all’incertezza di un giuoco. Stava l’uomo dabbene con la sua polizza in mano: esce il primo numero ed è uno de’ suoi, esce il secondo ed è uno de’ suoi, e l’ultimo era di altri. Grandissima fu la sua confusione per sapere s’egli avea guadagnato o no, o che avesse guadagnato; ma sdegnandosi di chiederne parere ad alcuno, ripose di nuovo la polizza sua, e se ne andò alla solita bottega. Quivi trovò ancora compagnia, alla quale con sussiegato e politico parlare domandò quello che si guadagnasse uno che si fosse abbattuto a ritrovare tre numeri: gli fu risposto, un terno: e chi ne avesse trovati due? Un ambo. Domandò poi a poco a poco dove si pagasse, e gli fu risposto: Alla zecca. Statosi là alquanto, per non dimostrare che fosse tocca a lui questa sorte, e per non far sapere al pubblico i fatti suoi, andò, quando gli