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86 | federico de roberto |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:104|3|0]]questo sarà il Romanzo futuro) che istromento adopererà? Ci vorranno anni e anni perché quest’istromento sia limato e solido. Prima d’allora accuseranno il Verga di non scrivere in italiano; e dall’altro lato il D’Annunzio per necessità, senza addarsene, userà — come gli è avvenuto nel Trionfo della morte — dei francesismi e delle forma di periodare tutte straniere. E questa è la massima prova di quel ch’io ti ho affermato. La letteratura italiana oggi non esiste; sia per la lingua che per l’argomento ancora non può esistere. Ritorno ai due nomi che ti ho detti poco fa. Il Verga dai Carbonari della montagna, uno strano romanzo di avventure inverosimili scritto nel 1861, fino alle ultime novelle ha progredito nella italianità della lingua. Il D’Annunzio dal Piacere al Trionfo è decaduto; in pochi anni.
— Ma tu che difendi tanto il romanzo di costume non hai scritto Illusione, un libro di psicologia?
— Sì. Io non ho un sistema determi-