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cesare cantù 93

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:111|3|0]]prime penne d’acciaio davano: Je vous verrai dans l’après-midi... e il resto si perdeva sotto la cornice di legno. Rossini, sotto una sua carta ha scritto: con tanti ringraziamenti. Tutte hanno qualche motto.

A sinistra dell’entrata è un caminetto piccolo in marmo, e sopra, uno specchio allo stile dell’impero.

È tornata dopo pochi minuti la domestica e mi ha ammesso nello studio.

Son passato attraverso a un’altra stanza dalle pareti coperte di armadi, e sono entrato in uno studio largo pieno di mobilia diversissima. Non ho visto che due vetriate ampie fino a terra verso un giardino fiorito e ho cercato sùbito il Vecchio con lo sguardo. Dietro uno scrittoio alto l’ho visto: era sprofondato in una poltrona di cuoio e a stento volgeva il volto verso me, aguzzando gli occhi.



Cesare Cantù ha un piccolo viso pallida e rugoso, naso aquilino ed esili labbra; i

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