< Pagina:Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

e. a. butti 107

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:125|3|0]]poi — e questo fu male — assorbirono in Italia quasi tutte le attività intellettive. Il primo segno del risorgimento, che sta ora per fiorire, lo si ebbe dieci o quindici anni sono. Come sempre, esso si preannunziò con un gran battagliare di discussioni e di critiche, con una ripresa gagliarda della smania d’erudizione, con una messe disordinata di opere destinate al successo d’un giorno, scritte per iscopo di satira o di polemica piuttosto che per puro ed elevato intento d’arte. La lirica di Lorenzo Stecchetti è il saggio migliore e più significativo di questa messe preparatoria. Fu in proporzioni assai più modeste un movimento consimile a quello degli Umanisti su lo scorcio del secolo quindicesimo, movimento che preludiò l’epoca d’oro del Rinascimento. Perchè non dovremmo dunque in oggi sperare una nuova rinascenza della nostra letteratura? Ormai gli spiriti polemici si sono acquetati; ormai in Italia si studia meglio e di più, sopra tutto da coloro che s’occu-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.