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128 | edmondo de amicis |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:146|3|0]]sul pubblico riunito a folla, i tempi non sono maturi. Io non credo, adesso, a un teatro sociale e tanto meno a un teatro socialista.
— E la poesia?
— Tanto meno.
— Oltre quello che ella intende fare in futuro, ella vede in Italia qualche accenno alla realizzazione di questi suoi ideali letterarii?
— Certamente, ma non voglio far nomi. In ogni modo il pensiero, magari lontano dall’idea delle mutazioni sociali, magari avverso al socialismo, si infiltra già in molta letteratura, e la vivifica. Presto ella vedrà che tutti gli scrittori se ne occuperanno e gli altri cadranno per anemia. Questo avverrebbe anche prima se molti pregiudizii sul socialismo cadessero.
— Per esempio?
— Per esempio, quello di esaminare il socialismo come una costruzione architettonica salda, immutabile, fissa, sognata così e così applicata. Il socialismo è una