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266 | giacinto gallina |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:284|3|0]]Giacinto Gallina è basso, appena pingue, ha l’aspetto franco, bonario, borghese; ha baffi neri spioventi, occhiali d’oro, capelli corti, brizzolati, appena radi sul sommo del capo.
Io lo interrogavo, ed egli mi rispondeva con la consueta onesta bonomia che le sue opere teatrali dimostrano a chi non lo conosce di persona. Parlava italiano con un puro accento veneto, sibilando gli esse, semplificando le consonanti doppie, pronunciando celermente le parole bisillabiche che, appoggiando su le vocali accentate delle parole più lunghe.
Spesso, nella foga del discutere, diceva un motto dialettale incisivo, e un acume ironico gli accendeva gli occhi.
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- Il teatro italiano, adesso? Non vi stupite se io non ne dico un gran bene. Quelli che adesso scrivono di teatro in Italia sono pochi e non hanno una sicura