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282 | giuseppe giacosa |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:300|3|0]]locali. Mi rincresce che non abbiate parlato di ciò col mio amico Selvatico; egli ha su ciò idee meravigliosamente chiare.
Del resto, per quanto io sia pagato per dire altrimenti, vi dovrò pur confessare che a mio modo di vedere il teatro è veramente una forma d’arte inferiore, poiché troppi sono i freni meccanici che lo stringono e lo deformano: massimo, l’interpretazione.
Gli attori? Presi uno a uno, sono pessimi; ma, come fusione scenica, presentano un miglioramento. Una volta, intorno a un grande attore o una grande attrice, si riuniva una turba di cani piccoli per far meglio eccellere quelli. Invece la buona interpretazione delle commedie moderne richiede intorno agli ottimi artisti compagni, se non altro, mediocri. Così si è venuta formando tra i comici una media di intelligenza e di arte poco men che buona. Io spingo questa mia teoria fino a dire che un dramma moderno è buono quando non vuole un ottimo attore ma semplicemente