< Pagina:Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
304 gabriele d’annunzio

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:322|3|0]]In più chiare parole: una letteratura non può esser fatta se non da letterati; e io non conosco ancora, in Italia, un libro moderno il quale appaia l'opera di un letterato, cioè di un artefice che abbia l’assoluta padronanza del suo strumento d’arte: la padronanza della Lingua Italiana.

Questo mio giudizio non è nuovo. Ho avuto più volte l’occasione di ripeterlo. Le altre ragioni, che si dànno da altri per giustificare la presente miseria, mi sembrano inconsistenti. Non v’è se non una ragione, capitalissima: la mancanza di scrittori che sappiano scrivere.

Parlo dei giovani, s’intende; parlo di quei giovani che hanno aperto il loro spirito ai soffii della modernità. Lasciamo stare quei soliti dieci o dodici letterati regnicoli che da troppi anni ammanniscono sempre lo stesso intellettual pasto ai candidi lettori. E dalli e dalli e dalli e dalli e dalli...., con quel che segue. Ma i lettori sono così candidi, così ignoranti e così incuranti che non pensano di modulare

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.