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306 gabriele d’annunzio

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Avanti i giovani, dunque! Tanto per la poesia quanto per la prosa di romanzi, il campo oggi è lasciato interamente libero ai giovani che vogliano corrervi.

Alcuni giovani, in fatti, cercano oggi di manifestarsi nella forma del romanzo; che è, anche per me, la forma d’arte destinata a sopravvincere ogni altra nel futuro come quella che meglio d’ogni altra è capace di contenere una vasta coordinazione estetica di elementi vitali diversi. Le tendenze palesi in questi tentativi sono varie, ma tutte determinate da influssi di artefici e di filosofi stranieri; per modo che questa recentissima produzione giovanile non ha un’impronta particolare né alcuno dei caratteri che distinguono la tradizione novellistica paesana troppo remota e troppo discordante dallo stato presente di nostra vita.

Non accenno a questa mancanza per biasimo.

Fino a qualche anno fa, romanzieri e novellieri praticavano le anguste teorie zo-

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