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gabriele d’annunzio 323

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:341|3|0]]Spetta ora agli artisti — i quali, nutriti di scienza possono abbracciare e fondere i termini che sembrano escludersi: analisi e sintesi, sentimento e pensiero, imitazione e invenzione — spetta ora agli artisti la ricomposizione dell’unità. Essi soltanto possono essere uomini rappresentativi per adoperare la parola dell’Emerson, nelle società moderne; essi soltanto possono essere gli esemplari, gli interpreti e i messaggeri di questo tempo, poiché la scienza non è per loro una formula, ma la stessa vita. L’habitude du génie est de substituer en toute chose la vie à la formule diceva un alto pensatore sconosciuto. E tutto qui il segreto della meraviglia che l’artista di genio suscita ne’ suoi contemporanei. Quelli che lo vedon passare credevano — senza averne coscienza — che la legge fosse una formula; e s’accorgono, guardandolo, che ella è la vita e la luce. Cosicché i piccoli scienziati e i piccoli artisti sono gli uomini della formula; i grandi scienziati e i grandi artisti sono gli uomini della vita.

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