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328 | gabriele d’annunzio |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:346|3|0]]nell’uno e nell’altro periodo l’arte non è se non la trasfigurazione naturale delle persone e delle cose reintegrate nella pienezza del loro essere.
Oggi il concetto della vita, per virtù della scienza, è ristabilito sano ed intero. Oggi alfine, dopo innumerevoli turbamenti della coscienza umana, è da noi saputo con certezza inoppugnabile quel che dai greci era sentito e dagli italiani contemporanei di Leonardo era intuito. Corrispondendo all’intima persuasione degli uomini, il grande concetto emerso dalla scienza moderna non potrà più dileguarsi.
È omai riconosciuta e determinata l’idea verso di cui tendiamo con un continuo ascendere passando per le metamorfosi della specie: l’idea pura, l’armonia dell’uomo con l’universo interamente rivelato e compreso.
Lo splendore di una tale idea non raggia dall’arte dell’antica Grecia e del nostro Rinascimento? Quell’arte rappresenta vive le forme ideali della vita; e agli uo-