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Bologna, agosto del ’94.


Enrico Panzacchi è l’uomo più simpatico di tutta Bologna. Arguto e gioviale, parlatore e discutitore cortese e convincente, entusiasta come un poeta ma talvolta sottile come un critico, egli riassume le qualità dell’ideal tipo bolognese; anzi dirò che molti hanno plasmato quel tipo a imagine e similitudine di lui così che egli a Bologna appare come il solo bolognese autentico.

Ieri mattina, male sfuggendo sotto i portici, l’afa imminente, giunsi alla Accademia di belle arti dove egli dirige la famosa Pinacoteca e insegna Estetica.

Nello studio dove lo attesi, vidi in alto su la parete fuori di un bel disordine di libri nuovi ed antichi risplendere, gemme

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