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enrico panzacchi 21

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:39|3|0]]— Non sarebbe strano, mi dica, aver quella prova scritta, conoscere le opinioni di Gabriele su le manovre di plotone? — e rideva col suo riso largo, romoroso, bonario.

Salimmo a veder la pinacoteca che accanto alle fredde e pur maestrevoli opere degli Eclettici bolognesi del decimo settimo secolo, accoglie la Santa Cecilia di Raffaello e tutta una meravigliosa sala di Francesco Francia. E nella pinacoteca incontrammo Corrado Ricci, reduce da Parma ed entusiasta del suo Superdivino Correggio, come egli lo chiama. A questi di dalla villa di San Michele in Bosco sopra Bologna il Panzacchi ha, con molti altri quadri pregevoli, portato alla Pinacoteca uno strano quadro che là su giaceva arrotolato e ignoto.

Dentro un ornato fatto a mo’ di pala d’altare si vede da un lato un San Girolamo orante genuflesso con le braccia aperte in languido atto e la faccia al cielo; dall’altro lato, sempre sul primo

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