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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:93|3|0]]Milano, agosto del ’94.


L’ho incontrato al Savini. Parla poco, anzi gli amici intimi mi han detto che non ama parlare d’arte. È alto, biondo, esile, ben elegante e... per chi se ne occupa, è un ciclista appassionato. Ho voluto «intervistarlo» perchè egli ha fama di essere stato un innovatore nel teatro italiano, ma certo non ho trovato in lui l’entusiasmo dell’apostolo. Per scuotere una sua apparente indifferenza alla discussione, ho attaccato il suo ultimo dramma direttamente così:

— Perchè hai scritto L’Erede? Ha avuto una causa estetica questo ritorno all’antico, tanto più strano in te che tra gli altri eri stimato modernissimo?

— No. Ho scritto L’Erede per una ra-

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