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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Il martirio dei monumenti.djvu{{padleft:20|3|0]]gli architetti perduti nel caos dell’antico e dell’esotico, le stazioni in stile gotico, i palazzi delle Borse in stile Impero, i cimiteri in stile faraonico, i villini in stile svizzero, cinese, annamita. Persino i colori da dipingere ci avevano falsificati questi industriali del buon mercato e del sottoprezzo, così che i quadri dipinti jeri con colori tedeschi sono oggi sporchi lividi e stonati: una truffa tedesca di più.
E intanto dalle chiese e dalle case di città e di campagna, via i quadri, le statue, gl’intagli, gl’intarsii, le vetriate, i bronzi che consolavano il viandante, che ricordavano alla nostra ignavia e alla nostra miseria presente i tempi gloriosi quando gl’italiani erano tutti italiani anche se nei discorsi dei ministri e dei depurati lo gridavano meno; quando in cima a ogni