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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Il martirio dei monumenti.djvu{{padleft:21|3|0]]monte, in fondo a ogni valle la chiesuccia più umile recava un’immagine di Dio il quale riceveva da mano italiana volto italiano. Via quadri, statue, bronzi, ceramiche, via nei musei, tutt’in fila col passo di parata, col «passo dell’oca», nella stessa luce, sotto un numero progressivo da ergastolani, perchè il Signor Professore tedesco, solo capace di scrivere la storia dei nostri liberi comuni, delle nostre superbe città, delle nostre arti popolane e sincere, se li potesse studiare seduto, elargendoci consigli autorevoli, quando i suoi emissarii non erano riusciti a rapirci pei suoi musei nebbiosi e lontani, contro la legge e contro il decoro, le effigie dei nostri Santi e delle nostre Madonne che erano i ritratti dei nostri uomini e delle nostre donne. E noi zitti, rassegnati ormai a non am-

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