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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Il martirio dei monumenti.djvu{{padleft:27|3|0]]visi: taluni ammonirono sommessamente che ad accettar la guerra noi avremmo avuto su tutto il suolo della patria danni siffatti e più atroci, e che quello era un esempio; altri, alle sfacciate proteste degl’imperiali non essere irreparabile la rovina ed essere stata quella non un’offesa ma una difesa perchè i francesi avevano poste artiglierie sul sagrato della cattedrale e osservatori e mitragliatrici sui due campanili, chiesero che noi da perfetti neutrali, anzi direi da greci perfetti, sospendessimo ogni giudizio; altri infine cui ormai bastava la violazione del Belgio per giudicare in eterno che valga tra galantuomini la parola d’un tedesco, immaginarono da quel delitto l’immensità del pericolo comune per la comune civiltà e per la libertà. E ai dubbii dei filosofi equanimi e immo-